La Villa dei Capolavori di Traversetolo sarà la protagonista di una nuova,
spettacolare mostra sulla pubblicità: questa volta l’indagine è dedicata ai
vent’anni di Carosello in televisione.
Alla Fondazione Magnani Rocca, la Villa dei Capolavori a Mamiano
di Traversetolo, si apre un nuovo capitolo nell’indagine della storia della pubblicità
in Italia. La mostra Carosello.Pubblicità e Televisione 1957-1977, segue infatti dopo due anni dalla
prima esposizione dedicata alla storia della pubblicità dal 1890 al 1957, che fu l’occasione per ripercorrere la
nascita e l’evoluzione della comunicazione pubblicitaria e in particolare del
manifesto.
La mostra dedicata al Carosello, in programma dal 7
settembre all’8 dicembre 2019, permette di seguire l’evoluzione della storia
della grafica pubblicitaria e del manifesto con grandi designer come
Armando Testa, Erberto Carboni, Raymond Savignac, Giancarlo Iliprandi, Pino
Tovaglia, affiancandola a un nuovo media – la televisione – che con Carosello
mosse i primi passi nel mondo della pubblicità.
Armando Testa, Cafè Paulista non c’è bocca che resista, (1960-65), collage e tempera su cartone. CSAC fondo Testa Università di Parma
Le star della televisione e del cinema si prestano al Carosello
Nella mostra il visitatore troverà tantissimi manifesti di
quel periodo, affiancati ai bozzetti, agli schizzi e ai cartoni animati, a cui
si aggiungono gli inserti pubblicitari che hanno come protagonisti i più famosi
cantanti dell’epoca: da Mina (Barilla) a Frank Sinatra, da Patty
Pravo a Ornella Vanoni e Gianni Morandi o grandi attori come Totò, Alberto
Sordi, Virna Lisi, Vittorio Gassman e grandi registi come Luciano Emmer,
Mauro Bolognini, Ettore Scola, i fratelli Taviani ,oltre a personaggi tv
popolarissimi come Mike Bongiorno, Pippo Baudo, Raffella Carrà, Sandra
Mondaini e Raimondo Vianello.
Mina Testimonial Caroselli Barilla (1965-1970) Archivio Storico Barilla – Parma
La cultura di massa e la rivoluzione dei consumi
Le sorprese della Villa dei Capolavori, però, non finiscono
qui: in mostra anche una selezione dei più importanti oggetti promozionali
dell’epoca come l’ippopotamo Pippo, o i gonfiabili di Camillo il
Coccodrillo, della Mucca Carolina, di Susanna tutta Panna completano la
presentazione della pubblicità dei primi trenta anni della seconda metà del
Novecento.
Produzione Pagot, Calimero, pubblicità per Ava Mira Lanza, 1965, vetrofania. Collezione Galleria L’IMAGE, Alassio (SV)
La rivoluzione dei consumi avvenuta con la pubblicità, non
solo televisiva, di quel periodo introdusse una vera e propria rivoluzione
nel patrimonio culturale e visivo di tutti. Carosello era trasmesso in bianco
e nero, ma per gli italiani era ricco di colori. Aveva infatti i colori
del consumo, i colori di un nuovo mondo di beni luccicanti che si
presentavano per la prima volta sulla scena sociale: lavatrici, frigoriferi,
automobili, alimenti in scatola e molto altro.
Il Carosello non era banale pubblicità, ma una fiaba
dove il benessere e la felicità regnavano indiscussi:
caratteristiche che di certo colpivano non poco gli italiani dell’epoca, che uscivano
da un lungo periodo di guerra, disagio ed estrema povertà. La favola del
Carosello faceva molta presa nei piccoli paesi di campagna e nelle regioni più
arretrate, poiché legittimava la rinuncia all’etica del sacrificio che
da sempre imperava nella cultura contadina.
Il Carosello ha insegnato alla popolazione italiana che solo
grazie all’acquisto di determinati beni ci si poteva veramente sentire parte
di una nazione in crescita e di un nuovo modello sociale, urbano e
industriale. Sebbene i vincoli puritani della RAI dell’epoca fossero
molti, Carosello mostrò ugualmente le gratificazioni contenute nei moderni beni
di consumo: questo grazie al contributo fondamentale dei migliori creativi e
delle intelligenze del teatro e del cinema dell’epoca.
Luciano Dinelli, Vespa sprint, 1965, 140 x 98,5 cm. Collezione Galleria L’IMAGE, Alassio (SV)
Informazioni utili
La mostra è curata da Dario Cimorelli, cultore di storia della pubblicità, e Stefano Roffi, direttore scientifico della Fondazione.
Si terrà dal 7 settembre all’8 dicembre 2019 e sarà visitabile anche in tutti i festivi (aperta anche 1° novembre e 8 dicembre)
Orari: dal martedì al venerdì continuato 10-18 (la biglietteria chiude alle 17) – sabato, domenica e festivi continuato 10-19 (la biglietteria chiude alle 18).
Il prezzo del biglietto (12 €) è valido anche per le raccolte permanenti. Sono previste riduzioni per gruppi e scuole.
Dove: Fondazione Magnani Rocca, via Fondazione Magnani-Rocca 4, Mamiano di Traversetolo (Parma).
Maggiori informazioni su: https://www.magnanirocca.it/carosello-pubblicita-e-televisione/.