Un’ottima occasione per valorizzare il territorio e riscoprire le
tradizioni che lo fondano: visitare il circuito dei Musei del Cibo di Parma!
Se non avete mai visitato il circuito dei Musei del Cibo, a
Parma e provincia, il ponte del 2 giugno potrebbe essere un’occasione da non perdere!
Dopo la lunga chiusura di questi mesi, infatti, il 1° giugno i Musei riaprono
alle visite rispettando tutti i criteri di sicurezza necessari e previsti dalla
legge. Si può accedere ai Musei tramite prenotazione obbligatoria.
Il circuito museale dedicato a Parmigiano Reggiano, Pasta, Pomodoro, Vino, Salame e Prosciutto di
Parma è stato pensato come un insieme di luoghi-monumento che rendono
omaggio alle tradizioni secolari dalle quali sono nati quei prodotti che hanno
permesso a Parma di diventare una delle Città della Gastronomia UNESCO. Oltre
che una funzione conservativa e commemorativa, i Musei illustrano e dimostrano
il valore dei prodotti parmensi, più che mai protagonisti del mangiare all'italiana.
Non a caso, i Musei del Cibo sono nati contestualmente agli itinerari enogastronomici disegnati
dall’Amministrazione Provinciale nel lontano 2000, quando un’importante
operazione di marketing territoriale ha voluto rivalutare il territorio
parmense proprio a partire dalla ricchezza rappresentata da legame
territorio-cibo, di cui i Musei sono una tappa fondamentale.
La mappa dei Musei del Cibo
I Musei del Cibo sono dislocati nella provincia di Parma. Il
Museo etnografico del Parmigiano
Reggiano si trova a Soragna,
all’interno della Corte Castellazzi. La raccolta del materiale del museo si è
svolta su tutte e cinque le provincie in cui il Parmigiano-Reggiano è prodotto.
Gli oggetti reperiti si collocano per lo più nell’arco temporale compreso tra
la seconda metà dell’Ottocento e la prima metà del Novecento, collocati
all’interno del museo proprio come se dovessero “riarredare” un antico
caseificio.
Il Museo della Pasta
e quello del Pomodoro sono collocati
all'interno della Corte di Giarola, tra Collecchio
e Ozzano Taro, zona storicamente vocata alla lavorazione del grano e del
pomodoro. I percorsi espositivi, collocati all'interno dell'antico granaio della
corte rurale, sono suddivisi in varie sezioni che illustrano l’evoluzione
storica delle tecniche di coltivazione del grano, dei cereali, così come quella
del pomodoro, e tutti i processi da cui si ottengono i prodotti (pasta e
conserve).
Le suggestive cantine della Rocca di Sala Baganza sono la sede del Museo
del Vino, un percorso espositivo e sensoriale interamente dedicato al vino
di Parma, alla sua storia e alla sua cultura, situato al centro di una zona a
vocazione vitivinicola da secoli.
Nelle cantine del Castelli di Felino, invece, ha sede il Museo
del Salame di maiale di razza nera parmigiana. A Langhirano sorge il più emblematico dei Musei del Cibo, quello del Prosciutto di Parma. Il Museo del
Prosciutto e dei Salumi di Parma propone un percorso che consente di
ricostruire il processo di produzione, dal suino ai salumi, dei pregevoli
prodotti dell’arte salumeria parmense.
Segnaliamo anche il Museo del Culatello di Zibello presso
l’Antica Corte Pallavicina di Polesine Parmense: il percorso museale permette
di osservare l’affascinante galleria dei culatelli e si conclude con una degustazione
del re dei Salumi.
Infine, il Museo del Fungo Porcino di Borgotaro,
prodotti dallo straordinario aroma che contribuiscono ad arricchire ancora di
più la qualità della Food Valley d’Italia.
Informazioni e contatti
Musei del cibo della provincia di Parma
Tel: 0521 931800, prenotazione obbligatoria
https://www.museidelcibo.it/